E dire che ormai ci eravamo abituati e forse preferivamo molto di più Instagram a facebook e twitter proprio per il suo algoritmo base in grado di mostrare sul feed i post recenti dei propri contatti. Il trend è chiaramente quello di mostrare contenuti rilevanti piuttosto che contenuti in ordine cronologico. La spiegazione viene data dimostrando che la maggior parte degli utenti non riescono a vedere il 70% dei post del suo feed e mentre Instagram cresce, diventa più difficile stare al passo con ogni foto e video condivisi dalla community. Quindi il feed si baserà sulle relazioni che si hanno con gli utenti che pubblicano il post, sul momento della condivisione e sulla probabilità che il contenuto sia interessante. Okkei!
Ma vogliamo anche affermare che con molta probabilità sarà un modo per contrastare la diminuzione dell’interazione che nel 2015, secondo lo studio condotto da Quintly su 10.000 account Instagram, ha visto una diminuzione dell’engagement dal 4,96 a 3,10.
All’aumento dei follower sembra diminuire l’interazione. Il feed potrebbe aiutare i brand a recuperare l’interazione perduta e allo stesso tempo aumentare le entrare relative ai contenuti sponsorizzati, nascosti dietro la falsa cta di migliorare i propri contenuti. Tutto questo mentre uno studio condotto dall’Osservatorio sul marketing B2B in Italia presentati al BtoB Marketing Forum prevede che il budget destinato al marketing aziendale crescerà del 61% nei prossimi due o tre anni. I maggiori investimenti delle aziende in fatto di marketing saranno destinati, nel prossimo biennio, al sito aziendale (per il 59% degli intervistati), al web marketing (per il 58%), alla pubblicità on line (per il 56%), ai social media (per il 55%), al Seo e Sem (per il 54%).
In un articolo precedente vi era stato svelato un must: il numero 4 se ve lo siete perso.
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